Forse dirà taluno che il diverso giudizio avrà in ciò fondamento che il bambino, incapace ancora di ferme convinzioni, non subisce azioni coattive nella sua coscenza, ed è ben facile rivolgerne i pensieri ad una novella fède, la qual cosa non potrebbe egualmente avvenire di un adulto. Si oppone in primo luogo, che non molto vi sarebbe a calcolare pei voluti effetti sull'accennata diversità di condizione conforme sentenziò s. Tommaso con altri autorevoli scrittori. (S. Thom. 3. Quæst. 67). Est periculosum filios infidelium baptizare, qui facile ad infidelitatem redire possunt propter naturalem affectum ad parentes. È pericoloso battezzare i figli degl'infedeli, i quali possono facilmente tornare alla loro religione in forza del naturale affetto verso i parenti.
Ugolin, De offic. et potest. Episcop. par. 1, cap. 23. Filiii Hæbreorum qui usum rationis non habent, invitis parentibus baptizandi non suntt ut dixit Gloss. in cap. Judæorum 28 quæst. et sequitur eum Abb. in cap. Sicut judaeis et rubric. in Clement. I, § 8, quaest. 5. de Judæis, et S. Thom. 22, quæst. 10, 12, ubi contrariam opinionem jure naturali repugnare asserit, et consuetudine Ecclesiæ, quando quidem periculum est ut grandiores facti fidem deserant. Hanc opinionem magis communem receptam etiam testatur Felyn in Cap. sicut Judæis n° 1 et per bullam Martini V.
Ugolino, Degli uffici e della potestà del vescovo. Parte 1. cap. 23.
Non debbono essere battezzati contro il volere de' genitori i figli degli Ebrei che non hanno ancora l'uso della ragione, come disse il Glos. nel capitolo de Judæis 28, lett.
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