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      E dove proclamando la carità universale faceva guerra a tutti gli abusi della forza, vorrebbe mai convalidare un atto eseguito in isprezzo de' suoi comandi per istrappare un figlio dal cuore de' genitori israeliti, a costo fors'anche della loro esistenza? e convalidarlo nel tempo stesso che, solo cangiata una circostanza meramente estrinseca, lo giudicherebbe irrito e nullo? E mentre di fronte a tante eresie ed alle orgie del filosofismo, anatemizzava le micidiali dottrine che attaccavano la società nelle sue basi, la famiglia e la proprietà, avverrebbe mai per essa che il gemito della desolazione sorgesse fra i vincoli spezzati della famiglia per accusare una somma ingiustizia?
      Altro argomento onde i coniugi Mortara ripetono la restituzione del figlio, è nelle volute condizioni perchè il battesimo imprima indelebilmente il suo carattere, il quale argomento è d'altronde quello stesso dell'autorità paterna, guardato sotto diverso punto di vista.
      Queste condizioni sono adunque stabilite nel concorso della materia, della formola e della volontà. Quando fra varj requisiti stabiliti indispensabilmente all'efficacia di un dato atto, fosse permesso bilanciare il grado comparativo della loro importanza, è senza dubbio che l'ultimo accennato avrebbe a giudicarsi come il più necessario. E per vero la Chiesa riconosceva eziandio, oltre il battesimo di sangue, quello consistente nel semplice desiderio (Tertull. baptism. XII. Origen. in Joh. T. n° 26. S. Agust. de bapt., cap. 4). Fu nell'idea di questo battesimo che s. Ambrogio riconfortava i pensieri di coloro che avessero dubitato intorno alla salvezza dell'imperatore Valentiniano, ucciso prima di essere battezzato.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
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