Dato in Casale nel palazzo episcopaleaddì 10 febbraio 1639.
ANTONIO GASPARDONI vice-Ger.
BUSTOLA Seg. in Casale.
F. FRANCISCO PISANI stamp. ducale MDCXXXIX.
III.
INDIRIZZO delle Comunità israelitiche di Piemonte
ai Concistori di Francia e d'Inghilterra.
Signori,
Una scena crudele e barbara accadde un mese fa presso uno dei nostri confratelli di Bologna, Salomon Mortara, buono ed onesto padre di famiglia e professante il culto mosaico. Questo infelice si è visto strappare un figlio di sei anni, sotto pretesto di essere egli stato battezzato da una servente cattolica circa due anni prima di questo momento fatale. Le preghiere e le suppliche dei genitori non hanno potuto piegare fino al presente le autorità, presso le quali essi hanno avuto ricorso, per farsi rendere il loro figlio o averne notizie.
L'istoria dei tempi passati ci dà disgraziatamente numerosi esempii di casi simili a quelli di Mortara, ma i tempi hanno cangiato; e la condizione di molti Stati d'Europa lascia almeno la libertà di segnare col marchio dell'infamia gli atti di crudeltà che si permettono ancora in certi luoghi del mondo civilizzato in nome della religione da ministri ignoranti e fanatici. Noi veniamo a domandare l'appoggio della stampa universale per fare un appello alla umanità tutta intiera contro atti che portano un attentato diretto ai diritti i più sacri della paternità, e che la feriscono nelle sue più care affezioni.
Noi domandiamo che con tutti i mezzi possibili si procuri di riparare i mali passati e di prevenire quelli che potrebbero ancora colpire i nostri correligionarii, che abitano paesi ove le leggi non possono nulla contro sì orribili attentati.
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