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      La missione ch'essi imprendono ora, o Santo Padre, è al primo posto de' doveri che loro impongono i principii della loro alleanza. È il rispetto dell'autorità paterna ch'essi veggono oltraggiato in ciò ch'egli ha di più sacro, sono i diritti della coscienza che non si possono giammai impunemente sconoscere, e che sono proclamati altamente dalle costituzioni dei popoli i più illuminati, ch'essi intendono invocare e rivendicare; appoggiandosi sopratutto sugli insegnamenti dei principii i più positivi del cristianesimo, per cui i membri dell'Alleanza cristiana implorano da voi, Santo Padre, la restituzione del giovanetto Mortara a' suoi parenti.
      Se l'eccesso di zelo commesso a riguardo di questo fanciullo prima da una servente, poscia dai funzionarii pubblici, e dalle autorità religiose dipendenti dalla S. Sede, poteva ottenere la vostra sanzione sovrana, o Santo Padre; se i reclami de' suoi parenti, appoggiati da una così viva manifestazione dell'opinione pubblica, s'innalzavano invano fino al trono del sovrano pontefice; se le asserzioni di quelli che sostengono questo ratto come legittimo ed anche obbligatorio dovessero ricevere una conferma definitiva, noi non possiamo pensare senza una viva inquietudine a tutti i pericoli che ne risulterebbero per la fede cristiana, senza parlare del dolore che ne risentirebbero moltissimi fedeli e de' dubbii e delle diffidenze, che per conseguenza sorgerebbero nella loro mente; oltre di che non si vedrebbero gioire gli avversarii della religione cristiana, se il Capo supremo del cattolicismo desse l'appoggio della sua approvazione a un atto direttamente contrario alla morale pubblica e alla legge di tutte le nazioni civilizzate?


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
di
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