................
Dato in Roma appresso S. Pietro ai 10 di aprile l'anno V°.
TOMMASO VASENENSE.
Roma ap. S. Pietro, ai 3 del mese di luglio, anno V°.
Vista l'apertura di detto breve dell'apostolica giurisdizionale per noi fatta, et altre provvisioni nelle parti della cittą di Lanzano, come prima fu commessa la causa:... Viste le altre provvisioni spedite e intimate alli sindaci eletti, et suo giurato et procuratori di detta cittą di Lanzano et altri pretendenti, avere interesse sopra essa causa colla inserzione del breve a noi concessa;
Visto successivamente l'ordine, processo mandato dalla Corte, ovvero attuari del prefato q.m R. vescovo allora deputato del predetto processo, et informazioni fatte et scrit. Visto ancora alcune composizioni delli predetti sindachi e lettori, procuratori et mastri giurati et la istantia et domanda fatta per parte delli prefatti marito e moglie ebrei, padre e madre del detto Anzolo, e tutte le altre cose graduatamente, successivamente fatte......Viste alcune cose attentate in pregiudizio di questa lite pendenti nella persona del prefatto Anzolo; Viste le deposizioni delli testimonj produtti dall'una e dall'altra parte avanti il predetto q.m R. vescovo, la conclusione di tal causa fatta; Le citazioni sopra quella seguita ad udir questa nostra definitiva sentenza; Viste tutte e qualunque altre cose vedute nel presente processo, e per le cause moventi l'animo nostro, . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
avvertite conclusioni di varie opinioni dei dottori sul processo fabbricato; sopra di che abbiamo notato le pił comuni opinioni dei dottori, determinando la predetta causa a noi commessa, nondimeno non contenti ad alcuni dottori napoletani, ed abitanti in Capua alla predetta causa pił facilmente determinare secondo veritą et giustizia.
| |
Roma S. Pietro S. Pietro Lanzano Lanzano Corte Anzolo Anzolo Viste Viste Capua Pietro Viste Viste
|