Noi diciamo dunque che Benedetto XIV appoggiandosi sul Concilio di Toledo, si è appoggiato sopra un fondamento ruinoso, e la ragione ch'egli adduce non ci sembra più solida.
Tale è, dice egli, l'effetto del battesimo. - Hic enim baptismi effectus est. - Noi non abbiamo mai sospettato che il battesimo potesse produrre un simile effetto.
Col battesimo diveniamo figli della Chiesa, come c'insegna il Catechismo, vale a dire che noi siamo resi partecipanti dei doni soprannaturali di cui è ella depositaria. Col battesimo noi siamo sottomessi all'autorità della Chiesa. Ma qual è la natura di questa autorità? Ella è un'autorità puramente spirituale, che non ha azione sopra noi che dalla grazia spirituale che ci accorda e di cui ci può pure privare. Come scoprire in quegli effetti del battesimo il diritto di rapire un fanciullo battezzato alla sua famiglia? Bisogna ritornare al principio. «Il battesimo, dice Fleury, non produce che degli effetti soprannaturali; egli non cambia nulla allo stato delle persone».
Ecco in quanto alle ragioni. È l'autorità di Benedetto XIV che si vuole opporre? È senza dubbio un'autorità rispettabilissima, ma noi non crediamo ch'ella sia decisiva in questa materia. Gli ultramontani medesimi non sostengono l'infallibilità del papa che quando egli parla ex cathedra, vale a dire quando si rivolge a tutta la Chiesa proponendole un punto di dottrina ch'egli dichiara appartenere alla fede cattolica, e minacciando di scomunica quelli che rifiutassero aderirvi. Ora io non veggo alcuno di questi caratteri nel documento di cui si tratta.
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