Terminiamo dicendo, secondo la nostra intima convinzione! che se Dio non ha delegato alla sua Chiesa il potere di deporre i re e di sciogliere i loro sudditi dal giuramento di fedeltà, egli è che ha previsto le guerre civili, le agitazioni infinite, in un parola, tutti i mali che ne risulterebbero al sacerdozio e all'impero, e se egli non ha dato alla sua Chiesa il diritto di rapire i figli alle loro famiglie, egli è che ha previsto che nulla era di ciò più proprio a rendere odiosa questa istituzione del battesimo colla quale egli ha voluto salvarci, e più atto a sollevare contro la sua Chiesa tutte le passioni, e ciò che è più deplorabile ancora, i sentimenti i più naturali del cuore dell'uomo.
Noi cediamo al consiglio che ci si dà d'aggiungere ancora qualche parola sopra un articolo che la Civiltà cattolica che si pubblica a Roma, ha dedicato nel suo ultimo numero pel fatto Mortara. Noi non sappiamo se questo articolo sia la Memoria di cui ci si ha più volte annunziata l'apparizione. Checchè ne sia, questo articolo ha per titolo: II piccola neofita Edgardo Mortara, La Civiltà cattolica principia coll'indirizzare ai disapprovatori della misura presa a Bologna questo vano rimprovero di naturalismo; noi ci siamo già giustificati. Ella ci dà in seguito un racconto abbastanza dettagliato46 di ciò che è avvenuto a Bologna e a Roma. Questo racconto conferma il quadro che noi abbiamo tracciato senza alcuna esagerazione. La Civiltà conviene che nè il padre, checchè se ne abbia detto, nè la madre del giovane Mortara non erano disposti a lasciarsi rapire il loro figliuolo; non avrebbero mai consentito per cosa del mondo che si facesse col loro beneplacito.
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