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      Anzi se nulla pruova quel rito, pruova appunto il gran capitale, in che la Chiesa ha sempre tenuta la paterna autorità, in quanto che ha voluto che avessero parte precipua nelle ceremonie, che accompagnano la spirituale rigenerazione dei proprii nati, quelli che furono i prossimi autori della loro generazione carnale. Ma fare entrare quella condizione nella essenza del Sacramento, già fu detto più sopra, non è e non fu mai in potestà della Chiesa, siccome quella che dei Sacramenti non è istitutrice, ma ministra. Talmente che, in ultima conclusione, il Battesimo amministrato ad un infante anche senza la più piccola ceremonia delle prescritte, anche di soppiatto, anche contro la volontà dei suoi genitori, poniamo pure che possa essere illecito, quando non vi occorre imminente pericolo di morte od abbandono, è valido, efficace quanto qualunque altro. E così supposto il fatto dell'essere stato certamente conferito il battesimo al piccolo Edgardo, supposto che sia stato ancora validamente, perchè mantenutevi le condizioni essenziali, questi è cristiano, cattolico, apostolico, romano nè più nè meno di quanti si onorarono mai di questo nome, ed il suo spirituale lavacro, compiuto da una fantesca trilustre, forse col battito in cuore e colla mano tremante, come quasi di chi perpetrasse un delitto, non ebbe effetti men preziosi dell'amministrato in questi ultimi tempi, in mezzo allo splendore di tante pompe, agli augusti eredi delle due maggiori corone di Europa.
     
     
     
      IX.
      Se e da chi si violino i dritti domestici.


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
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