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      E se una mano ignota gettasse nel vostro campo una semenza che era vostra e fu poscia involata ad un possessore ingiusto, forse che non sarebbe vostra la messe che sorgesse da quella? Se dunque in questa mistica casa che è la Chiesa e tra il ricinto delle benedette sue mura si è trovata, comunque portatavi, un'anima vestita della stola battesimale; come i preposti a quella, e massime il supremo tra essi, non avranno dovere strettissimo di provvedere che l'avventurata conservi la nuova vita acquistata, non esca dal beato ostello e non muoia a quella grazia a cui venne rigenerata? Se in questo campo (chè ad un campo altresì è affigurata la Chiesa) una mano pietosamente rapace introdusse inosservata un germoglio, e fosse pure d'altrui; e quello gettò radice, si abbarbò, attecchì nel suolo amico, come mai il padrone del campo non vi avrà acquistato un verissimo diritto siccome cosa sua? e questo diritto come non prevarrà a quello di chi, avendo gettato il primo seme di quel germoglio, lo rivendicasse ora per suo?
     
     
     
      XI.
      Il Pontefice che separa il figlio dai parenti.
     
      Ad onta di tutto vi resta sempre, anche forse nelle menti cattoliche, quella non sappiamo quale maraviglia, e quasi che non dicemmo quella specie di scandalo che sembra loro vedere in un Pontefice, il quale costituito vindice sovrano di tutti i diritti e giudice inappellabile di tutti i doveri, separa bruscamente un figliuolo dal padre e dalla madre! Egli che è il Vicario in terra di Colui che fu tipo unico d'ineffabile dolcezza e che, per asciugare le lagrime della vedovella di Naim, gli restituì il figliuolo, togliendolo per gran miracolo alle fauci della stessa morte!


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Roma e la opinione pubblica d'Europa nel fatto Mortara
Atti documenti confutazioni
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