Tutto questo è verissimo; ma vi è qualche altra parola e qualche altro fatto di Cristo nell'Evangelio, sulle quali parole e sui quali fatti i nostri umanitari scredenti scivolano con isveltezza maravigliosa, come su tutto ciò che o non credono o non capiscono. Un Pontefice che separa l'uomo dal padre e dalla madre! che scandalo! Veramente noi Cristiani non dovremmo scandolezzarci al vedere che il Papa fa qualche volta quello che Cristo non solo fece, ma professò apertamente di essere venuto a fare. Si vada in S. Matteo al capo X, al versetto 35, e vi si leggeranno testualmente riferite queste parole come pronunziate dal Redentore. Avea egli detto: Non vi pensate che io sia venuto a mettere la pace in terra: no! io non venni a mettervi pace, ma coltello; e poscia, specificando quello, in che era propriamente posto quel coltello, tra gli altri effetti, anzi prima d'ogni altro effetto ne reca questo: Io venni a separare l'uomo contro il suo padre, ed il figlio contro la propria madre. Eccovi in termini il testo latino della Vulgata: Nolite arbitrari quia pacem venerim mittere in terram; non veni pacem mittere sed gladium; Veni enim separare hominem adversus patrem suum et filium adversus matrem suam. Qui non ci è da serrare i denti e fare il niffolo: queste parole sono parole di Cristo, e non è lecito di invocarne in dubbio la contenenza, sotto pena di rinnegato Evangelio. Gli Ebrei, che non vanno in là del vecchio Testamento, possono o ignorare quelle parole o non le capire; i libertini che, col loro Cristianesimo civile, in sustanza non credono nè al nuovo nè al vecchio, possono a loro grande agio o accusarle come crudeli, o sfatarle come disennate.
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