Ma se gli occhi hanno un linguaggio, i suoi furono piú che eloquenti!
Egli era partito innamorato di là. Noemi era sempre stato il suo ideale, e sebbene non avesse mai osato concepir nell'anima un solo desiderio, ad un'occasione avrebbe dato il suo sangue per lei.
Quante volte vedendo venir da lungi la sua carrozza, Emilio era scantonato frettolosamente giú da un vicolo, per non farsi veder malvestito!
Ora l'aveva udita parlare, l'aveva veduta animarsi, gestire, ridere. Tutto gli piaceva in lei; giacché Noemi era una delle poche donne che ci guadagnano da vicino.
La sua voce poi, cosí dolce, cosí insinuante, avea finito di rubargli il cuore.
L'effetto della voce è terribile in amore.
Un giovine vede una donna per la prima volta in istrada, ed è sorpreso di sentire per lei un indefinibile senso di simpatia e di tenerezza.
Perché? Cos'è che gliel'ha destata? Dove risiede il segreto di questa influenza?
Mistero!
Essa è bella, sí..., ma quante donne non vide egli piú belle di lei, per le quali non fece neppur il principio d'un desiderio?
Egli si volge a seguirla collo sguardo, ammirando la grazia della sua andatura... oppure la segue senza saper egli stesso a che scopo...
Quella signora sparisce... e quell'uomo porta con sé un'impressione che lo fa sognare nella notte di lei.
Il giorno dopo la rivede. Forse se ne era già dimenticato. Ma la rivede, e l'impressione si ridesta, si raddoppia. Chiede agli amici chi sia quella signora. Sa il di lei nome. Essa diventa il suo unico pensiero. In teatro non le distacca gli occhi d'addosso.
| |
Emilio Noemi Noemi
|