Il Dal Poggio che stava lí lí per baciare la mano a sua moglie, ebbe a tornar in sé.
- Ascolta, Noemi; - diss'egli piú calmo - questa sera ti sembrerò un po' strano... infatti anch'io non mi riconosco piú; non so che cos'abbia... ma ho bisogno assolutamente di sapere se mi ami... se mi hai sempre amato... se mi amerai sempre.
Noemi meravigliata di quella uscita incoerente non trovava subito la risposta. Il Dal Poggio, che con un resto di orgoglio, aspettava ch'essa gli si gettasse nelle braccia, a quel silenzio, si rizzò colpito da una tremenda idea.
Essa ama un altr'uomo!
pensò; e le parole di Cristina gli ripiombarono tutte sul cuore con una spaventosa evidenza. Lasciò andar la mano di sua moglie, e fe' un passo verso di lei, pallido e truce.
- Emanuele! - gridò Noemi che si vide perduta se non chiamava in soccorso un po' di sangue freddo - ascolta... calmati; tu mi turbi la mente questa sera co' tuoi modi strani.
- Rispondimi dunque; mi ami tu ancora? mi ami tu ancora?
- Perché vuoi ch'io ti dica una cosa che sai? Che idea è la tua?!... Il nonno ha straveduto... tu sai bene che il nonno...
- No; - interruppe Dal Poggio - ora non si tratta piú del nonno... si tratta di me;... te l'ho già detto: non sono piú io, questa sera;... che importa? Ho bisogno d'un giuramento;... giura qui, su questa mano, che il tuo cuore è puro ancora come il giorno che divenisti mia moglie...
E, cosí dicendo, le stendeva dinanzi la mano aperta.
La verità non ha che una forma; la finzione ne ha mille. E davvero che a considerare il mondo sotto un certo aspetto, c'è da ringraziare la Provvidenza, che abbia voluto, colla multiforme finzione, coprire tanti mali della povera umanità. Se è vero che la somma di questi sia d'assai superiore a quella del bene, la verità sola e nuda, quante tristi e scellerate cose non isvelerebbe ogni minuto!
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