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      Ho voluto perciò venire ad avvisartene, perché tu, non dubito, come parente, e come donna di una certa esperienza, vorrai approvare la nostra risoluzione.
      - So bene che tu mi burli, caro Emanuele! - sclamò Cristina un po' piccata della "certa esperienza" - Come parente, forse, potrei trovare molto prudente questa risoluzione, ma come donna è un po' difficile. Sarebbe bella, - soggiunse ridendo - che una donna trovasse giusta e lodevole la tirannia di un marito!
      - Non si tratta di tirannia; - rispose il Dal Poggio un po' sconcertato - Ma già tu scherzi e non c'è modo di ragionare...
      - Ebbene, scherzi a parte; lodo se vuoi la tua franchezza nel dirmi sul viso che trovi pericolosa per Noemi la mia casa; ma capirai che sarebbe strano che io l'applaudissi anche.
      - Non pretendo che tu l'applaudisca; mi basta che tu la trovi giusta e necessaria.
      - Non so... potrà essere... ma io non la trovo neppur necessaria.
      - Ma insomma, è vero o non è vero che il pericolo di cui parliamo esiste per Noemi in casa tua?
      - Caro Emanuele, io non capisco in verità... Il male c'è o non c'è? Se c'è, in casa mia o non in casa mia, fa lo stesso; se non c'è... la cosa è inutile. E ti dirò anzi che io, come donna di esperienza, temerei, che... se Noemi non fosse la brava donna che conosciamo... temerei, dico, che questo ostacolo l'avesse ad invogliare ad affrontare il pericolo... altrove;... non so... fuori di casa...
      L'infame insinuazione non portò il colpo desiderato...
      - Oh questo poi! - sclamò il Dal Poggio come uomo troppo sicuro di sua moglie - Questo poi, no!


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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