.. Forse, una corda quieta da un pezzo nel suo cuore, era rivibrata repente; forse, in quella testa freddata dagli anni e dall'esperienza, era frizzata in quel punto una rimembranza perduta dei tempi spensierati e brillanti dell'arciduca Ferdinando o della repubblica Cisalpina!
- Dov'è Noemi? - chiese egli, quando furono cessati i convenevoli che avevano interrotto il racconto dell'ex-cavalier servente.
- Vengo appunto da lei; - rispose Emanuele - Ella si trova indisposta e non può venir a pranzo.
Un oh! di rammarico unanime seguí quella notizia. E non fu una mentita sembianza di afflizione quell'oh! dei convitati, giacché Noemi era tanto bella che la sola sua vista rallegrava ogni cuore.
- Spero bene, Emanuele, che non vorrà essere cosa grave; - sclamò il conte con un po' di turbamento, frugando in viso al Dal Poggio.
- Non è cosa grave, - rispose questi - ma desidera però di essere lasciata tranquilla. È la sua solita emicrania nervosa;... e mi ha pregato vivamente di far le sue scuse a lor signori...
Un secondo oh! non meno sincero del primo, troncò quelle scuse. La zitellona avrebbe voluto andar subito a trovarla;... ma ne fu dissuasa da Emanuele, che le ripetè come Noemi bramasse di essere lasciata tranquilla.
- Poverina! - osservò il consigliere - È già da qualche tempo, mi pare, che ella non si sente cosí bene come pel passato.
Il Dal Poggio corrugò la fronte e rispose subito:
- Tutt'altro, caro il mio consigliere...! È sempre stata egregiamente.
Ma tosto, coll'idea che il lasciar credere a una lontana minaccia di malattia gli avrebbe giovato per l'altro fine, quasi ravvisandosi, continuò:
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