TRE RIMORSI
A dispetto di una certa letteratura malsana che fece ogni sforzo per demolire la maestà maritale, e per far dell'uomo ammogliato un tipo di ridicole sciagure, gli è certo che un amante in faccia al marito offeso proverà sempre la confusione e la inferiorità di chi si sente dalla parte del torto.
Se non che in Emilio era cosí fresca la impressione delle parole di Noemi, era cosí vivo lo sdegno contro il Dal Poggio pel modo turpe con cui l'aveva oltraggiata, che vedendoselo dinanzi, non che provar confusione, si sentí riavvampar tutta l'ira nel cuore.
- Sono io; - rispose egli piantandosi risolutamente dinanzi all'uscio del gabinetto in cui stava nascosta Noemi. E pronunciò quel: sono io, con un tuono di voce che voleva significare chiaramente: Eccomi pronto a tutto, fuorché a cedere quella donna.
A questa tacita provocazione il Dal Poggio fe' un movimento come per lanciarglisi contro. Ma il vecchio che gli stava al fianco, afferratolo energicamente per un braccio, lo trattenne susurrandogli all'orecchio:
- Ricordati Emanuele... - quindi rivoltosi a Emilio, a bassa voce e commossa, ripigliò:
- Signore, è inutile che io le esponga la ragione della nostra venuta in casa sua. Ella ci ha già conosciuti ed è troppo uomo d'onore per mentire... Io spero ch'ella vorrà evitare ogni scandalo in cosí delicata circostanza...
Emilio determinato a non dar ragione di Noemi, superbamente rispose:
- Io non so che cosa voglia dire vostra signoria; non ho il bene di conoscerla... e mi meraviglio che la s'introduca cosí nella casa altrui.
| |
Emilio Noemi Dal Poggio Noemi Eccomi Dal Poggio Emanuele Emilio Noemi
|