Vi fu un momento, dopo un lungo silenzio, in cui suo marito le mostrò un elegante canotto a tre vele che orzava velocissimo a poca distanza. Ella staccò lo sguardo dall'orizzonte lombardo, guardò un momento quell'oggetto che attirava la curiosità di tutti gli altri passeggieri, e tornò subito a rimirar l'orizzonte come se là, in cielo, andasse cercando un'immagine, o una rimembranza. La sua anima non era quaggiú; una contemplazione piú sublime non le lasciava volgere l'attenzione a ciò che le stava intorno. Indifferente perfino alle bellezze della natura, la mesta andava forse ascoltando nell'aura che scherzava nei suoi capelli una piú celeste armonia.
Quando si fu quasi a Intra - la Manchester del Piemonte - ella si levò, e s'avvicinò alla sponda destra del battello per osservare i passeggieri che dovevano montare. Allora il suo volto si animò, e i suoi occhi vagarono a cercare nella folla una fisonomia conosciuta. Infatti quand'ella scòrse venir da lontano un vecchio e una giovine donna con un bambino in braccio, sul labbro della bella malinconica fiorí un ineffabile sorriso di gioia.
- Eccoli; - disse, stringendo il braccio di suo marito che l'aveva seguita, e additando gli aspettati che venivan giú frettolosi per la china dell'imbarcadero.
I sopraggiunti erano un vecchio nei settantacinque anni, una giovine nei venti e un ragazzino di due anni a dirne molti. La fanciulla vestiva modestamente alla cittadina; volendo indovinare s'avrebbe detto ch'era la cameriera, o la dama di compagnia della signora in lutto.
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