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      Quando la fu guarita egli non le disse una sola parola sul passato, se non per chiederle perdono... egli cosí orgoglioso un giorno! Poi le domandò il permesso di adottare come figlio il bambino della Gigia, ed ora vivono insieme a Cannero, dove il Dal Poggio ha una villa sul monte. Io ero là con loro già da tre mesi. Ieri sono venuto a Intra colla Gigia per far visitare l'Emilietto, e come hai veduto, oggi tornano indietro dopo essere venuti fino ad Arona ad accompagnarmi. Essi vivono felici come si può essere felici dopo aver sofferto tanto. Il nonno, contro ogni credenza, ha lasciato tutto il suo all'altro nipote Firmiani, marito di donna Cristina Firmiani, che è diventata milionaria, e che per la gioia e per la boria è come una botte che non tiene piú né vino né acqua.
      - Ed io giurerei che fu quella donna che fece tutto il male...
      - Anch'io lo credo... e questo è un altro caso in cui si deve ammirare la giustizia umana. Fortunatamente che il Dal Poggio è abbastanza ricco del suo per aver bisogno dell'eredità del nonno. Fanno bene però gli uomini a credere all'inferno ed al paradiso... altrimenti sarebbe troppa la sproporzione e l'ingiustizia di quaggiú.
     
      Alla sera di quel giorno i Dal Poggio e la Gigia stavano raccolti nel salotto della villa fra Cannero e Cannobbio a leggere - chi lo avrebbe detto! - un romanzo.
      Non si parlò della questione d'Oriente.
      Gastoni s'imbarcava a Genova per la Crimea, e Bartelloni giungeva a Milano in tempo per assistere all'agonia di Cristina Firmiani, che era stata colpita dal cholera fulminante la stessa mattina.


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La scapigliatura e il 6 febbraio
di Cletto Arrighi
pagine 243

   





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