La lingua dell'Arscinov ha la forma di una stesura - pił o meno rapida, a volte naturalmente vivace e diretta, altre incurante di sč, piena di repetizioni, quasi sciatta - di appunti, larghi quando sono indicazioni di idee, snelli dove riferiscono azioni.
Il criterio seguito nella traduzione č stato quello di una fedeltą quasi pedantesca; ma dietro tale scrupolo era viva la esigenza di perdere il meno possibile le linee dell'ambiente, i rapporti sociali, i moti interni, che traspaiono dall'originale.
Poichč l'opera vuole essere aperta a chiunque, lettore provveduto o non, le note aggiuntevi sono di triplice carattere: filologico, perchč dalla traduzione si possa pił agevolmente ricostruire il testo; esegetico; di illustrazione storica elementare.
I manifesti di cui č allegata la riproduzione fotografica, sono interessanti anche per questi motivi: la frequenza degli errori tipografici che contengono e il materiale su cui sono stampati: il foglio di un libro contabile, con il verso gią coperto di cifre, o la carta di una fabbrica di dolci a Charkov.
La cartina č stata rifatta su quella composta dall'Arscinov stesso, ma tratta da «La révolution inconnue» di Volin - poichč manca nella nostra copia dell'edizione russa - mutandone la grafia nel modo da noi adottato e integrandola con l'indicazione di altre localitą, che il testo cita e di cui si č riuscito a individuare la posizione precisa.
La trascrizione dei nomi russi ha cercato di semplificarne al massimo l'aspetto esterno, lasciando tuttavia quasi intera la possibilitą di ricostruirne la forma originale: il lettore inoltre tenga presente quanto segue:
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Arscinov Charkov Arscinov Volin
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