Molto attivo, ne divenne presto uno degli esponenti, quindi direttore dell'organo operaio rivoluzionario «Molot10». Questo giornale era diffuso lungo tutta la linea ferroviaria dell'Asia centrale e per il movimento rivoluzionario dei forrovieri aveva grande importanza. Perseguitato dalla polizia del luogo, Arscinov lasciņ l'Asia centrale nel 1906, trasferendosi in Ucraina, a Ekaterinoslav. Qui diventņ anarchico e come tale continuņ la sua attivitą rivoluzionaria fra gli operai della cittą (specialmente nelle officine Sciodouar). La ragione del suo passaggio all'anarchismo fu rappresentata dal minimalismo dei bolscevichi, che secondo la persuasione dell'Arscinov non corrispondeva alle effettive aspirazioni degli operai e insieme a quello degli altri partiti politici aveva causato la sconfitta della rivoluzione del 1905-6. Nell'anarchismo Arscinov trovņ, secondo le sue parole, il movimento unitario che raccoglieva in un'unica figura le aspirazioni e i desideri di uguaglianza e libertą che animano i lavoratori.
Quando nel 1906 e 1907 il governo tese su tutta la Russia una rete di tribunali militari, un lavoro di grande portata nell'interno delle masse divenne del tutto impossibile. Arscinov pagņ allora il suo tributo alle circostanze straordinarie e al suo temperamento di combattente: cioč compģ diversi atti terroristici.
Il 23 dicembre 1906 insieme ad alcuni compagni fece saltare il posto di polizia del quartiere operaio Amur presso Ekaterinoslav (nell'esplosione perirono tre ufficiali dei cosacchi, ufficiali di polizia e guardie delle squadre di punizione). Grazie alla accuratissima preparazione, nč Arscinov nč i suoi compagni furono presi dalla polizia.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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