Il 7 marzo 1907 Arscinov uccise a rivoltellate il direttore delle officine centrali ferroviarie di Aleksandrovsk, certo Vasilenko. La colpa di costui di fronte alla classe operaia consisteva in questo: a seguito dell'insurrezione armata di Aleksandrovsk del dicembre 1905 aveva fatto comparire dinanzi al tribunale di guerra un centinaio di operai: sulla base delle sue denuncie molti erano stati condannati a morte o a lunghi anni di lavori forzati; inoltre tanto prima che dopo quel fatto si era sempre mostrato cattivo e spietato oppressore degli operai. Di propria iniziativa e tuttavia d'accordo con i sentimenti comuni alla massa operaia, Arscinov si vendicņ di questo nemico dei lavoratori, uccidendolo nelle vicinanze delle officine davanti agli occhi di molti operai. Nell'esecuzione fu preso dalla polizia battuto ferocemente e due giorni dopo condannato a morte per impiccagione dal tribunale militare. Ma proprio nel momento in cui la sentenza doveva essere eseguita, prevalse l'opinione che l'affare Arscinov non fosse di competenza del tribunale campale, ma del tribunale militare del distretto. Questo diede ad Arscinov la possibilitą di fuggire e la fuga ebbe luogo la notte del 22 aprile 1907 durante la prima messa di Pasqua, quando i condannati erano nella chiesa della prigione. Alcuni compagni ancora in libertą organizzarono un attacco ardito: le guardie furono colte di sorpresa e tutte uccise. Tutti i prigionieri ebbero la possibilitą di fuggire. Insieme ad Arscinov fuggirono allora pił di 15 uomini.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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