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      Alcune affermazioni di principio espresse dall'autore possono discutersi. Ma non appartenendo all'elemento fondamentale del libro non sono state sviluppate sino in fondo. Osserviamo che il giudizio dell'autore sul bolscevismo, quale nuova casta dominante che dà il cambio alla borghesia e tende coscientemente alla dittatura economica e politica sulle masse lavoratrici, presenta un interesse notevole.
      L'essenza del machnovismo è espressa in questo lavoro nel modo più chiaro possibile. Il termine stesso «machnovismo» acquista per l'autore un significato eccezionalmente largo, quasi esemplificativo. Con esso l'autore intende un particolare movimento di lavoratori, con una speciale configurazione e una sua indipendente natura rivoluzionaria e classista, movimento che gradatamente prende coscienza di sè ed emerge sul vasto campo della storia. L'autore stima che il machnovismo ne sia uno dei primi e più significativi fenomeni e lo contrappone come tale alle forze e agli altri movimenti della rivoluzione. Così viene in maggior rilievo la casualità del termine «machnovismo». Il movimento sarebbe esistito anche senza Machnò, poichè sarebbero esistite quelle forze e quelle masse vive che lo crearono lo svilupparono e fecero risaltare Machnò soltanto quale suo capace condottiero militare. L'essenza del machnovismo sarebbe rimasta la stessa anche se il suo nome fosse stato un altro e la sua teorica si fosse espressa con diversa (minore o maggiore) precisione.
      La personalità e la parte avuta da Machnò nel movimento sono delineate in modo molto chiaro.


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Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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