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      In ogni caso preghiamo il lettore di aumentare la sua attenzione su questo problema che può dar luogo a considerazioni molto utili.
      2°) La piena indipendenza del movimento è chiaramente delineata: l'energia e la coscienza con cui si difese da tutte le forze di qualsiasi natura che volevano imporsi dal di fuori.
      3°) È definito in maniera netta e precisa l'atteggiamento del bolscevismo e dell'autorità sovietica nei confronti del fenomeno machnovista. Sono spiegate tutte le invenzioni e le giustificazioni dei bolscevichi. Sono svelate e messe in piena luce le loro criminali macchinazioni, le loro menzogne, la loro natura profondamente contro-rivoluzionaria. A questa parte del libro sarebbe opportuno mettere come epigrafe le parole da me colte sulla bocca del comandante della sezione per le operazioni segrete della Ceka panrussa, Samsonov (quando in prigione fui sottoposto ad un interrogatorio da parte del «giudice istruttore»): alla mia osservazione che l'azione dei bolscevichi contro Machnò, mentre vigeva l'accordo con lui, era stata un vero tradimento, Samsonov ribattè vivacemente: «perchè la stimate un tradimento? secondo noi questo dimostra soltanto che noi siamo degli abili politici: quando Machnò ci era utile, abbiamo saputo sfruttarlo: quando è diventato inutile, abbiamo saputo liquidarlo».
      4°) Molti sinceri rivoluzionari pensano che l'anarchismo sia una fantasia di ideali e giustificano il bolscevismo come l'unica realtà possibile inevitabile e necessaria allo sviluppo della rivoluzione sociale mondiale, realtà che costituisce una tappa concreta di questa rivoluzione.


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Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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