Inoltre fu composto in un primo tempo in mezzo alle battaglie, poi nelle sgradevolissime condizioni create dalla polizia nell'attuale mondo sovietico, dove occorre scrivere come nelle galere dello tzar i condannati scrivevano i bigliettini, cioč in qualche angolo o nascondendosi dietro un tavolo, con eterna circospezione, pur di non essere sorpresi dalle autoritą.
Č naturale quindi che il lavoro abbia un carattere affrettato e presenti molte lacune. Il momento esige tuttavia che un lavoro sulla storia del movimento sia edito seppure in questa forma incompleta. Di conseguenza esso non intende esaurire l'argomento ma soltanto cominciarlo e avrą una ulteriore elaborazione e un seguito. Ma per far ciņ č necessario raccogliere il materiale che interessa il movimento. Prego tutti i compagni che abbiano qualcosa, di farmela avere.
In questa prefazione desidero dire qualche parola ai compagni lavoratori dell'estero. Molti di loro arrivando in Russia per questo o quel congresso, vedono la vita russa come l'autoritą gliela porge. Visitano le fabbriche di Pietrogrado di Mosca e di altre cittą e prendono conoscenza della situazione di quelle sulla base dei dati offerti dal partito al governo o dai gruppi politici affini al loro.
Tale conoscenza di ciņ che accade in Russia non ha alcun valore. Agli ospiti che vengono di lontano si mostra sempre una vita diversa dalla realtą. Diamo questo esempio: nel '12 o nel 13 uno scienziato di Amsterdam - mi pare Israėl de Haan16 - venne in Russia per conoscerne le prigioni e le galere.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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