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      Ogni giorno il partito comunista era presente nelle file della classe operaia, conducendo con essa una lotta instancabile contro la borghesia; e la condusse sino ai giorni dell'ottobre. Č naturale quindi che gli operai della Russia Grande si abituassero a vedere in esso il loro pił energico compagno nella lotta rivoluzionaria. Questa idea e il fatto che la classe lavoratrice russa non possedesse quasi nessuna organizzazione rivoluzionaria sua propria (da questo punto di vista era dispersa e slegata), permisero al partito di prendere in mano la guida degli avvenimenti con estrema facilitą. Cosģ, quando il governo della coalizione fu abbattuto dalla classe lavoratrice di Pietrogrado e di Mosca, fu naturale che il potere passasse ai bolscevichi, quali autori del colpo di stato.
      Dopo questo fatto, il partito comunista impiegņ ogni sua energia all'organizzazione di una autoritą forte e alla liquidazione dei movimenti delle masse operaie e contadine, che in diverse regioni del paese cercavano di raggiungere gli scopi fondamentali della rivoluzione con l'azione diretta. Grazie alla immensa influenza, conquistatasi nel periodo precedente all'ottobre, il partito comunista vi riuscģ senza alcuno sforzo particolare. Cosģ, sin dai primi giorni dopo la presa del potere, riuscģ a soffocare i primi passi delle organizzazioni operaie che tentavano di avviare la produzione sui principi dell'eguaglianza. Decine di villaggi furono distrutti e migliaia di contadini uccisi dal potere comunista per aver disubbidito o per aver tentato di evitare ogni intrusione dell'autoritą nelle loro faccende.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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