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      I consigli erano assemblee di operai eletti, ma senza una forza reale, capace di sottomettere le masse. Forza effettiva si sentivano soltanto gli operai nelle officine e i contadini nei villaggi. Ma questa forza era dispersa, disorganizzata, e su di essa incombeva a ogni istante il pericolo della dittatura di un qualsiasi partito saldo e preparato.
      Per tutto il tempo della lotta rivoluzionaria, la classe operaia e contadina dell'Ucraina si era abituata ad agire liberamente, senza quel tutore onnipresente e inflessibile, che era il partito comunista nella Russia Grande. Perciņ qui potč conservarsi in grado elevato quel senso di libertą aperta e incoercibile, che diede vita ai movimenti rivoluzionari delle masse ucraine.
      Un altro elemento, ancora pił importante nella vita dei contadini e degli operai ucraini (quelli indigeni, non gli immigrati), erano le tradizioni di libertą conservatesi in Ucraina da tempi antichissimi. Per quanto sin dal regno di Caterina II il regime tzarista avesse tentato di cancellare nel popolo ucraino ogni traccia di libertą - ricordo dei secoli bellicosi 14°, 15° e 16° e delle colonie cosacche sul basso Dnepr25 - si mantenne in esso fino ai nostri giorni quel particolare amore all'indipendenza, che oggi si esprime nei modi di una accanita opposizione da parte dei contadini ucraini a ogni autoritą che si sforzi di sottometterli.
      Cosģ il movimento rivoluzionario in Ucraina era accompagnato da due condizioni che mancavano nella Russia Grande: assenza di un forte e organizzato partito politico e presenza di quello spirito di libertą che appartiene al lavoratore ucraino per tradizione storica.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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