Ciò non potè che manifestarsi chiaramente in tutto il carattere della rivoluzione ucraina. E, infatti, mentre in Russia la rivoluzione potè essere statizzata senza particolare fatica e poi inquadrata nei ranghi dello stato comunista, - in Ucraina questa statizzazione procedette con difficoltà e lentezza, mentre l'apparato sovietico si creava meccanicamente, quasi sempre con metodi militari. Contemporaneamente continuava a vivere un autonomo movimento di massa, soprattutto fra i contadini. Esso era nato al tempo della repubblica democratica di Petliura ed era cresciuto con lentezza, cercando la sua strada; e la cosa più importante è che questo movimento affondava le sue radici nel cuore stesso della rivoluzione russa. Ciò si vide distintamente sin dai primi giorni seguenti al rivolgimento di febbraio. Era un movimento della parte più profonda della classe lavoratrice, che lottava per eliminare la schiavitù economica e creare in suo luogo un sistema nuovo, basato sulla socializzazione dei mezzi e degli strumenti di lavoro e sullo sfruttamento della terra con un lavoro associato.
Abbiamo osservato più sopra come in nome di questi ideali i lavoratori, cacciati i proprietari dalle fabbriche e dalle officine, avessero affidato la direzione della produzione ai loro organi, cioè sindacati, comitati di fabbrica o anche enti amministrativi creati da loro per quel preciso compito. I contadini, strappata la terra ai possidenti e ai kulak, avevano cominciato a sfruttarla con un duro lavoro comune, indicando così la via a un tipo completamente nuovo di economia agricola.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Russia Ucraina Petliura
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