In tal modo il movimento insurrezionale dei contadini delle provincie di Kiev, Volyn, Podolsk e di parte della provincia di Poltava, quantunque avesse radici comuni con il resto del movimento insurrezionale, nel suo successivo sviluppo non ritrovò la realtà del suo compito storico nè la forza di organizzarsi e cadde sotto la direzione dei nemici dei lavoratori, divenendo strumento cieco delle loro mani.
Senso e aspetti completamente diversi assunse il movimento rivoluzionario nell'Ucraina meridionale. Si staccò in maniera netta dagli elementi non lavoratori, dai pregiudizi nazionalistici, religiosi, politici ecc. della società contemporanea basata sulla schiavitù, nacque sul terreno delle esigenze reali della sua classe - i proletari della città e della campagna - e in nome di queste esigenze condusse una lotta accanita contro tutti i nemici dei lavoratori.
CAPITOLO IVMACHNÒ
Abbiamo già detto che la parte maggiore, anzi preponderante del movimento insurrezionale contadino nelle vaste regioni dell'Ucraina meridionale fu rappresentata da Machnò. Seguiamo la sua attività rivoluzionaria nel primo periodo, cioè sino alla caduta dello hetman. Ma prima diamone qualche breve cenno biografico.
Nestor Ivanovic Machnò, contadino, nato il 27 ottobre 1889 e cresciuto nel villaggio di Guliai-Pole, distretto27 di Aleksandrovsk, provincia28 di Ekaterinoslav, figlio di povera famiglia contadina. Aveva undici mesi quando il padre morì, lasciandolo alle cure della madre, con quattro altri fratellini.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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