A questo scopo li fornivano di pubblicazioni e talvolta anche di denaro. Punivano con la morte soltanto i soldati colpevoli di violenza contro i contadini. Questa condotta verso i soldati prigionieri austro-tedeschi e ungheresi ebbe una grandissima influenza rivoluzionaria.
In questo periodo della sua attività rivoluzionaria Machnò apparve non solo l'organizzatore e il condottiero della massa contadina ma insieme il terribile vendicatore del popolo. Nel breve tempo della sua prima attività partigiana centinaia di case padronali furono distrutte, migliaia di nemici attivi e di oppressori del popolo eliminati senza pietà. Il suo modo di agire ardito e deciso, la celerità dei suoi movimenti, la sua inafferrabilità in qualsiasi circostanza gli avevano creato una figura fatta di terrore e di odio per i borghesi, di simpatia, di orgoglio, di leggenda per i contadini. Le sue imprese erano in realtà quasi leggendarie, per la meravigliosa audacia l'inflessibile volontà la chiaroveggenza il sano umorismo contadino della sua natura. Ma tutto ciò non era fondamentale in Machnò nè esauriva la sua personalità.
Il suo spirito combattivo, le imprese partigiane del primo periodo non furono che le espressioni iniziali del suo eccezionale talento militare e organizzativo. Vedremo in seguito quale colossale forza militare e quale potente capacità organizzatrice la massa contadina abbia espresso nella persona di Machnò.
Poichè era non soltanto uno straordinario condottiero militare ma pure un buon agitatore, Machnò convocava frequenti assemblee in tutti i villaggi della regione e in esse parlava dei compiti del momento della rivoluzione sociale di una società di contadini basata sul lavoro e interamente autonoma, come scopo della rivoluzione.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Machnò Machnò Machnò Machnò
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