Raggiunta la dirigenza del movimento operaio, esso intendeva realizzare i suoi ideali con i normali mezzi politici, a cominciare dal noto programma minimo: si proponeva in un primo tempo di abbattere il regime tzarista e di introdurre nel paese un governo repubblicano; quindi di passare alla lotta contro l'autoritą, entro lo stato e con il metodo parlamentare, come fa la democrazia negli stati dell'Europa occidentale e dell'America.
Nella Russia del 1905, come č noto, questo piano della democrazia subģ una sconfitta completa, non avendo incontrato il necessario sostegno dei contadini e degli operai. Errano coloro che spiegano la sconfitta della rivoluzione del 1905 con la forza potente e brutale dello tzarismo. Le cause di questa sconfitta sono pił profonde, sono nel carattere stesso della rivoluzione.
Fin dal 1900-1903 una serie di vasti scioperi economici aveva occupato la Russia Meridionale prima quindi il nord e altre parti ancora. Quantunque il movimento non avesse allora formulato chiaramente i suoi scopi, la sua natura sociale di classe si era dichiarata da sola e manifestamente. Ma la democrazia socialista si introdusse in questo movimento dall'esterno, cercando di avviarlo sulla strada della lotta puramente politica. Grazie ai suoi partiti ricchi di aderenti e meravigliosamente organizzati, che avevano occupato tutta l'arena della predicazione politica, essa riuscģ a estirpare dal movimento le concrete parole d'ordine sociali, sostituendole con le parole d'ordine politiche della democrazia.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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