La rivoluzione del 1905 fu retta da queste ultime. E proprio perchč fu guidata da parole d'ordine politiche e quindi estranee al popolo, la rivoluzione fu sconfitta. Strappati alla rivoluzione gli elementi sociali, e il programma sociale dei lavoratori, la democrazia dissanguņ la rivoluzione e uccise l'entusiasmo popolare.
La rivoluzione del 1905 fallģ non perchč lo tzarismo si sia mostrato troppo forte, ma perchč a causa del suo carattere strettamente politico la democrazia non riuscģ a sollevare le masse popolari. Sollevņ solo una parte del proletariato cittadino; i contadini si mossero appena. Lo tzarismo, che gią era sceso a concessioni, si rialzņ subito appena comprese la situazione e potč cosģ annientare una rivoluzione fatta a metą.
I democratici rivoluzionari che guidavano il movimento ripararono oltre confine. Ma la lezione rappresentata dal fallimento della rivoluzione non poteva passare senza conseguenze per la democrazia rivoluzionaria. Chi la imparņ perfettamente fu il bolscevismo, ala sinistra della democrazia. Essa comprese che in Russia non si poteva neppure parlare di una rivoluzione puramente politica, che nelle masse era maturato e cresciuto il senso del problema sociale e che una rivoluzione vittoriosa era possibile soltanto come movimento sociale degli operai e dei contadini, diretto ad abbattere tutta la costruzione politica ed economica della societą. La guerra imperialistica del 1914-1917 non fece che rafforzare e consolidare questa direttiva rivoluzionaria.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Russia
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