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      Ed effettivamente nel corso di tutta la rivoluzione russa il bolscevismo si č mostrato esclusivamente per mezzo di gesti autoritari. In esso non vi č neppure l'ombra di ciņ che costituirą il tratto fondamentale della futura rivoluzione puramente sociale dei lavoratori, cioč la sete di lavorare, di lavorare non risparmiando nessuna energia, di lavorare sino alle estreme forze, sino a dimenticare se stesso per il bene del popolo. Tutti i suoi sforzi, talvolta colossali e accaniti, si ridussero alla creazione di organi di potere, che nei rapporti con il popolo sono la vecchia minaccia e il vecchio invito autoritari.
      Fermiamoci un poco su quelle riforme che il bolscevismo ha introdotto nella vita degli operai e dei contadini conformemente alla sua ideologia comunista.
      La nazionalizzazione dell'industria della terra delle abitazioni cittadine del commercio, e il diritto elettivo concesso agli operai e ai contadini: ecco le basi del puro comunismo bolscevico. Nella realtą la «nazionalizzazione» si ridusse a una statizzazione integrale di tutte le forme della vita popolare. Non soltanto l'industria i trasporti l'educazione gli organi incaricati della assistenza ecc. divennero proprietą dello stato, ma tutta la classe operaia ogni singolo lavoratore il suo lavoro la sua energia le organizzazioni sindacali le cooperative degli operai e dei contadini furono statizzati. Lo stato č tutto, il singolo lavoratore nulla. Questo č il primo comandamento del bolscevismo. Ma lo stato č personificato dagli impiegati: cosģ gli impiegati sono il tutto, e la classe lavoratrice č nulla.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi