Pagina (85/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      2435-2445, edizione russa) sono contenute indicazioni precise intorno alla organizzazione dell'economia agricola statizzata, che confermano quanto abbiamo detto. In quel medesimo luogo si dice che alla organizzazione della economia agricola collettiva (cioč capitalistico-statale) č necessario avvicinarsi con estrema prudenza e gradualmente. Questi suggerimenti sono molto comprensibili. Un passaggio troppo aspro di decine di milioni di contadini dalla posizione di padroni indipendenti alla posizione di salariati dello stato provocherebbe una reazione pericolosissima, capace di condurre alla catastrofe lo stato comunista. Nella realtą vera l'azione dell'autoritą comunista si č ridotta fin adesso esclusivamente alla coatta asportazione dai villaggi e dalle campagne di ogni prodotto della terra e alla lotta contro i movimenti contadini autoctoni. I diritti politici dei contadini si riducono alla creazione obbligatoria di un consiglio di villaggio e di comune, interamente sottomesso al partito. Oltre, il contadino non ha nessun diritto. La massa di milioni e milioni di contadini di una qualsiasi provincia, posta sul piatto della bilancia politica, peserą meno del comitato del partito nella provincia stessa. Per essere brevi, possiamo dire che i contadini sono privi di ogni e qualsiasi diritto.
      L'apparato statale sovietico č cosģ costituito che tutti i fili direttivi dell'apparato stesso sono nelle mani della democrazia, autodefinentesi avanguardia del proletariato. In qualsiasi ramo della amministrazione statale, dappertutto, troviamo ai posti di comando lo stesso democratico, inamovibile e onnipresente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi