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      I sindacati operai e contadini durati sino al 1917 erano rimasti indietro, lontani dalla fervida azione rivoluzionaria degli operai e dei contadini stessi. Il torrente della rivoluzione operata dalle masse uscģ ben oltre gli argini di queste organizzazioni, le inondņ, le sommerse. Gli operai e i contadini si trovarono di fronte alla rivoluzione sociale in continuo sviluppo, con tutta la loro vastissima massa, privi della difesa e della guida delle proprie organizzazioni di classe, mentre al loro fianco operava il partito socialista bolscevico meravigliosamente organizzato. Insieme agli operai e ai contadini i bolscevichi parteciparono direttamente alla distruzione della borghesia industriale e terriera: chiamarono le masse a questa azione cercando di persuaderle che la rivoluzione sarebbe stata una rivoluzione sociale, l'ultima, e avrebbe portato gli uomini gią asserviti al libero regno del socialismo e del comunismo. Per le grandi masse, inesperte di politica, ciņ appariva veritą chiarissima. La partecipazione dei comunisti alla distruzione del regime capitalista generņ un'immensa fiducia in loro. Il ceto degli intellettuali, portatore degli ideali della democrazia, era sempre stato cosģ esiguo e di cosģ poco conto che le masse non seppero mai della sua esistenza come di una determinata categoria economica. Perciņ al momento della distruzione della borghesia non videro nessuno, fuor che se stesse, che potesse prendere il posto di quella. Nella realtą questo posto fu invece interamente preso dalla falsa guida che in quel momento esse avevano, cioč il partito bolscevico, esperto nella demagogia politica.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi