Dichiarate fuori legge anche tutti quelli che hanno mandato i loro rappresentanti ai congressi regionali, che avete dichiarato controrivoluzionari. Dichiarate fuori legge tutti i caduti che senza la vostra autorizzazione hanno preso parte al movimento rivoluzionario per la liberazione di tutto il popolo lavoratore. Dichiarate illegali e controrivoluzionari tutti i congressi rivoluzionari che si sono radunati senza vostro permesso, ma sappiate che il diritto vince la forza e che, nonostante le vostre minacce, il consiglio non desisterà dal compiere il dovere che gli è stato imposto, poichè non ha diritto di fare altrimenti, non ha il diritto di usurpare i diritti del popolo.
Il consiglio militare rivoluzionario della regione di Guliai-Pole:
Il presidente: Cernoknizhny.
Il vice presidente: Kogan.
Il segretario: Karabet.
I membri: Koval, Petrenko, Dotzenko, etc.».
Dopo questa risposta, nelle alte sfere bolsceviche il problema del machnovismo diventa urgente e si definisce. La stampa ufficiale che sino allora aveva parlato del machnovismo in termini falsi, ne cominciò una sistematica opera di denigrazione, attribuendogli intenzionalmente ogni sciocchezza ogni turpitudine ogni crimine. L'esempio che segue basta per mostrare i bolscevichi in questa opera. Alla fine dell'aprile o al principio del maggio 1919 il generale Shkuro, burlato da un prigioniero machnovista, inviò a Machnò una lettera nella quale, dopo aver lodato lo straordinario talento militare di Machnò e deplorato che tali doti fossero state indirizzate sulla via errata della rivoluzione, gli proponeva di unirsi all'esercito di Denikin in nome della salvezza del popolo russo.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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