Vi dichiaro che io e il mio fronte resteremo sempre fedeli alla rivoluzione degli operai e dei contadini ma non ad istituzioni oppressive, come i vostri commissariati e le vostre commissioni straordinarie, che agiscono d'arbitrio sopra la popolazione lavoratrice. Se Grigoriev ha ceduto il fronte e ha spinto le sue truppe alla conquista del potere, egli si è messo in una avventura criminale tradendo la rivoluzione del popolo, e io esprimerò chiaramente a tutti la mia opinione in proposito. Ma ora non ho dati precisi intorno a Grigoriev e al movimento, legato a lui; e non so che cosa faccia e con quali scopi; quindi mi astengo dall'emanare un proclama contro di lui sino a quando non avrò ricevuto dati più precisi. Come rivoluzionario anarchico, dichiaro di non poter sostenere in alcun modo la scalata al potere di Grigoriev o di qualsiasi altro; cercherò di respingere come ho fatto sinora con i compagni rivoluzionari, le bande di Denikin, cercando nel contempo che la terra da noi liberata si copra di libere associazioni di operai e contadini, che mantengano in sè e per sè tutta l'autorità; quindi gli organi di costrizione e di violenza come le commissioni straordinarie e i commissariati, espressione della dittatura di un partito, che opprime anche le unioni anarchiche e soffoca la stampa anarchica, troveranno in noi i più energici avversari.
Il comandante di brigata Machnò - I membri. dello stato maggiore - Il presidente della sezione per la cultura e l'educazione, Arscinov».
Contemporaneamente i rappresentanti dello stato maggiore e del consiglio militare rivoluzionario elessero una commissione e la inviarono nella regione tenuta dal movimento di Grigoriev, per chiarire agli insorti chi fosse costui e invitarli a seguire la bandiera rivoluzionaria del machnovismo.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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