Questa possibilitą si disegnava dinanzi alla sua mente come un fatto concreto. Bastava battere il kulak denikiniano che premeva lģ, presso Uman, contro l'esercito machnovista.
Dal 25 al 26 settembre i reparti machnovisti, che sino allora avevano marciato verso occidente si volsero improvvisamente ad est e presero di fronte il grosso del gruppo denikiniano. Il 25 settembre sera, presso il villaggio di Krutenkoe, ebbe luogo un combattimento tra la prima brigata dell'esercito machnovista e reparti di Denikin. I denikiniani si ritirarono cercando di mettersi in posizioni pił favorevoli e di attirare il nemico, ma i machnovisti non li seguirono. Cosģ l'attenzione dei denikiniani fu ingannata ed essi conclusero che la direzione dell'armata degli insorti era quella di prima, l'occidente. Ma nel pieno della notte tutti i reparti machnovisti, dislocati nei diversi villaggi, furono mossi e portati a oriente, contro il nemico, che aveva disposto la maggior parte delle sue forze presso il villaggio di Peregonovka, occupato dai machnovisti.
Fra le tre e le quattro di mattina fu data battaglia. Essa durņ tenace, ingrandendosi, intensificandosi, e verso le otto raggiunse la massima intensitą. Il fuoco delle mitragliatrici era divenuto serrato muggire di tempesta. Machnņ con il suo squadrone era scomparso nella notte per cercare di aggirare il nemico; nel corso di tutta la battaglia non si ebbe notizia di lui. Alle nove i machnovisti cominciarono a ripiegare. La battaglia ormai toccava i limiti del villaggio.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Uman Krutenkoe Denikin Peregonovka Machnņ
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