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      Tutte le operazioni militari posteriori mirarono soltanto a permettergli una ritirata con il minimo numero di perdite in uomini e materiali. L'avanzata delle truppe rosse da Oriol e Kursk alle rive del mar Nero e del mar d'Azov non incontrņ alcun ostacolo. La loro avanzata in Ucraina e nel Caucaso passņ, come dopo la caduta dello hetman, su strade gią liberate dal nemico.
      Le necessitą militari di questo periodo consumarono quasi tutte le forze del movimento machnovista: la situazione militare della regione era ben lungi dal favorire un'opera costruttiva all'interno. Tuttavia, anche in questo campo i machnovisti mostrarono di possedere lo spirito di iniziativa e la volontą che occorrevano. Innanzi tutto si affrettarono a prevenire il pił importante malinteso: la possibilitą di essere presi per un nuovo partito o una nuova autoritą. Appena entrati in una cittą dichiaravano subito di non rappresentare autoritą alcuna: la loro forza militare non obbligava nessuno a nulla, soltanto difendeva la libertą dei lavoratori. La libertą dei contadini e degli operai č in loro stessi e quindi non puņ essere limitata: in tutti i campi della vita debbono organizzarsi solo con le proprie forze e nel modo che credono necessario; i machnovisti potranno aiutarli coi consigli con l'opera dei collaboratori addetti alla cultura, anche con la forza militare, ma non potranno mai prescrivergli di fare una determinata cosa.59
      Aleksandrovsk e dintorni furono la prima zona dove i machnovisti restarono forti per un certo tempo.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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