Cosģ fu congedato il comitato rivoluzionario di Ekaterinoslav. In queste azioni i machnovisti erano decisi e pienamente conseguenti. Pur lasciando piena libertą di parola di stampa di associazione, contemporaneamente adottavano ogni misura contro le organizzazioni politiche, che volessero con la forza imporre ai lavoratori la loro volontą e la loro autoritą. E quando, nel novembre 1919, in una di tali organizzazioni si trovņ implicato il comandante del terzo reggimento insurrezionale (machnovista) di Crimea, Polonski, questi fu condannato a morte insieme agli altri membri dell'organizzazione.
Ecco cosa scrivevano i machnovisti a proposito di libertą di stampa e di organizzazione
«1) A tutti i partiti politici socialisti, nessuno escluso, a tutte le organizzazioni e le correnti politiche socialiste, č permessa piena libertą di diffondere idee dottrine opinioni, tanto con la propaganda orale che con la stampa. Nessun limite č imposto alla libertą di parola e alla stampa socialista, e nessuna persecuzione puņ avere luogo per questi motivi.
Nota. Le comunicazioni di carattere militare possono essere pubblicate soltanto se ricevute dalla redazione del pił importante organo degli insorti rivoluzionari: «La via della libertą».
2) L'esercito degli insorti machnovisti, mentre concede a tutti i partiti e organizzazioni politiche piena libertą di diffondere le loro idee, ammonisce tutti i partiti che la preparazione l'organizzazione e l'imposizione da parte loro di una autoritą politica sul popolo lavoratore, autoritą che non ha nulla in comune con la libertą di diffondere le loro idee, non saranno in alcun caso permesse dal movimento insurrezionale rivoluzionario.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Ekaterinoslav Crimea Polonski
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