Quali che fossero i sensi e le opinioni dei contadini e degli operai, il bolscevismo, al primo contatto con quel movimento, avrebbe preso ogni misura atta ad annientarlo. Quindi i machnovisti, trovandosi al centro degli avvenimenti popolari dell'Ucraina, avrebbero subito dovuto assicurarsi da quel lato. Il loro sforzo di dedicarsi sopratutto a un lavoro positivo, sforzo profondamente giusto e del tutto rivoluzionario, era invece fuori luogo nella situazione specifica ucraina del 1918-1919. Troppe volte l'Ucraina era stata attraversata dalle forze austro-tedesche petliuriste denikiniane bolsceviche. Nel 1919 la regione degli insorti da un estremo all'altro era stata bruciata dalla lava delle truppe cosacche; quattro mesi dopo, quelle orde tornavano ad attraversare il paese, apportando nuove distruzioni, nuove desolazioni. Dopo i cosacchi passņ numerosa l'armata rossa, recando al popolo rivoluzionario le stesse infinite rovine.
Cosģ dall'estate 1919 la regione degli insorti era caduta in una situazione tale per cui era del tutto impossibile un lavoro rivoluzionario di massa: era passata sul suo corpo una specie di raspa gigantesca fatta di baionette, dal nord al sud e dal sud al nord, che aveva cancellato sino alle radici ogni traccia di organizzazione sociale di massa. In tali condizioni i machnovisti potevano agire sopratutto nel campo militare, combattendo tutte le forze ostili a loro.
Anche in seguito non si potč mai chiudere gli occhi sopra questa situazione del paese.
L'annientamento della contro-rivoluzione denikiniana nell'autunno del 1919 fu uno dei compiti pił importanti assunti dal machnovismo nella rivoluzione russa, e fu realizzato interamente.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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