Pure non costituiva tutta la missione storica che la rivoluzione gli aveva imposto in quel momento. Il paese rivoluzionario liberato da Denikin aveva bisogno di una immediata difesa per tutta la sua estensione. Altrimenti le possibilitą rivoluzionarie che gli si aprivano con l'annientamento del movimento denikiniano potevano ogni giorno essere distrutte dalle armate statali dei bolscevichi, subito lanciatisi in Ucraina dietro le truppe di Denikin in ritirata. Non vi č dubbio che, fra gli altri compiti storici spettanti al machnovismo nell'autunno 1919, entrava la creazione di un esercito rivoluzionario di tali proporzioni, che permettesse al popolo rivoluzionario di difendere la sua libertą non in una sola chiusa regione, ma su tutto il territorio toccato dall'insurrezione ucraina.
Nel momento della lotta pił intensa contro i denikiniani questo compito, se non facile, era storicamente necessario e insieme del tutto possibile, poichč la maggior parte dell'Ucraina era allora ardente di rivolta e psicologicamente unita ai machnovisti. Verso la regione del machnovismo si dirigevano reparti di insorti non soltanto dal sud ma anche dal nord dell'Ucraina, come la divisione rivoluzionaria di Bibik, che aveva occupato Poltava. Anche dalla Russia Grande accorrevano nelle file machnoviste reparti dell'armata rossa, che desideravano battersi per la rivoluzione sociale sotto la bandiera del machnovismo. Come il numeroso gruppo di reparti rossi al comando di Ogarkov che, muovendo dalla provincia di Oriol per unirsi coi machnovisti, incontrņ per via molti combattimenti con le truppe bolsceviche e con quelle di Denikin e pure nell'ottobre del 1919 raggiunse i machnovisti a Ekaterinoslav.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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