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      Nessun operaio o contadino credette mai ai falsi comunicati bolscevichi di una alleanza fra Machnò e Vranghel. Machnò era troppo conosciuto dal popolo, che sapeva bene i metodi bolscevichi. Ma forse alle invenzioni bolsceviche dovette credere Vranghel, poichè soltanto l'influenza della stampa sovietica che ripeteva ogni giorno la sua alleanza con Machnò, o la disperata ignoranza di un generale possono spiegare il fatto ch'egli inviasse un messo a Machnò. Forse, da parte del generale, fu soltanto un mezzo per tastare il terreno.
      A questo proposito trascriviamo il documento che segue:
      «Verbale della seduta del comando dell'esercito rivoluzionario insurrezionale (machnovista) ucraino - 9 Luglio 1920. Vremievka, distretto di Mariupol.
      Paragrafo 4° - Ambasceria del generale Vranghel.
      Alla fine della seduta fu fatto entrare il messo inviato dal generale Vranghel che produsse la lettera che segue:
      «All'ataman delle truppe insorte, Machnò.
      L'esercito russo marcia esclusivamente contro i comunisti per aiutare il popolo a liberarsi dalla comune e dai commissari e assicurare alla massa dei lavoratori contadini le terre dello stato dei grandi possidenti e degli altri privati. Quest'ultima parte del programma è già in via di attuazione.
      I soldati e gli ufficiali russi combattono per il popolo e per il suo benessere. Chiunque sia per il popolo deve marciare con noi. Quindi serrate la lotta contro i comunisti, attaccateli alle spalle distruggetegli le comunicazioni, cooperate in ogni modo alla rovina completa delle forze di Trotzki.


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Storia del movimento machnovista
di Pëtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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