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      La massa degli operai e dei contadini aveva grande necessitą di tale epurazione: avrebbe cosģ potuto orientarsi, tirare le somme del passato, trarre deduzioni e conclusioni, dare alla rivoluzione forze nuove. La deliberazione decideva di proporre ai comunisti, per una azione comune intesa a distruggere Vranghel, l'interruzione della lotta reciproca. In nome del consiglio e del comandante dell'esercito insurrezionale, ancora nel luglio-agosto 1920 furono mandati a Charkov e a Mosca dei telegrammi che proponevano quanto sopra. Ma non ottennero risposta. I comunisti continuavano a combattere i machnovisti, senza interrompere la solita campagna di menzogne e di calunnie contro di loro. Ma nel settembre, quando fu evacuata Ekaterinoslav e Vranghel occupņ Berdiansk Aleksandrovsk Guliai-Pole, Sinelnikovo, a Starobelsk, dove erano i machnovisti, giunse una delegazione di plenipotenziari dal comitato centrale del partito comunista bolscevico, comandata dal comunista Ivanov, per discutere una azione comune contro Vranghel. Le trattative ebbero luogo proprio a Starobelsk, dove furono elaborate le condizioni preliminari all'accordo politico e militare tra machnovisti e autoritą sovietica. Per la redazione finale e la sua ratifica, come per tenere contatti regolari e continui con il quartiere generale del fronte sud, fu mandata a Charkov una rappresentanza militare e politica machnovista comandata da Kurilenko Budanov Popov.
      Fra il 10 e il 15 ottobre 1910 le condizioni dell'accordo furono definitivamente fissate e accolte dalle parti contraenti nella seguente forma:


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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