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      L'insegnamento delle lettere e delle scienze ai figli dei lavoratori deve essere il risultato dell'interesse diretto dei lavoratori stessi. Ma questo non č tutto. Prendendo in mano l'istruzione e l'educazione delle giovani generazioni, i lavoratori rendono pił pura e pił alta l'idea stessa di scuola. Nelle mani del popolo la scuola diventa fonte di sapere e mezzo di educazione e di sviluppo all'uomo libero, quale deve essere ogni lavoratore in una societą libera. Perciņ sin dagli inizi dell'autogoverno dei lavoratori la scuola deve essere resa indipendente non solo dalla chiesa ma in eguale misura anche dallo stato.
      Mossi da queste considerazioni, i contadini e gli operai di Guliai-Pole approvarono entusiasti l'idea della separazione della scuola dallo stato, e della sua intera indipendenza sia dallo stato che dalla chiesa. In paese c'erano i sostenitori di una scuola libera tipo Francisco Ferrer, e quelli di un'unica scuola professionale.
      La nuova impostazione del problema scolastico promosse un movimento entusiastico fra gli abitanti del villaggio. La maggior parte dei collaboratori addetti alla cultura, che venivano dai contadini, si misero al lavoro. Nestor Machnņ, quantunque gravemente ferito a una gamba, si interessņ molto del problema partecipando assiduamente a tutte le assemblee che lo trattavano, e pregņ i competenti di tenergli conferenze sulla teoria e la pratica di una scuola unica per lavoratori.
      I provvedimenti concreti degli abitanti di Guliai-Pole intorno al problema scolastico presero questa forma.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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