Nessuno dei machnovisti credeva nella durata e nella soliditą dell'accordo con i bolscevichi. Sull'esempio del passato, ciascuno sapeva che sarebbe venuto un momento in cui i bolscevichi avrebbero trovato un nuovo pretesto per attaccare il movimento machnovista. Ma data la situazione politica stimavano che l'accordo sarebbe durato tre o quattro mesi. Ciņ avrebbe avuto un grande significato per quel vasto lavoro di propaganda, che era tanto necessario, per cui i machnovisti avevano messo in serbo tante energie e che negli ultimi tempi per la loro particolare situazione gli era stato del tutto precluso. In forza del recente patto i machnovisti speravano di riuscire a spiegare bene alle masse lavoratrici le ragioni essenziali per cui i bolscevichi non erano d'accordo con loro e per cui le due parti si combattevano.
E questo fu raggiunto ottimamente. Il quarto punto dell'accordo politico col quale i machnovisti chiedevano di riconoscere agli operai e ai contadini il diritto ad autoamministrarsi economicamente e socialmente, era inaccettabile all'autoritą sovietica. Comunque i rappresentanti del machnovismo insistettero nel chiedere ai bolscevichi di sottoscrivere quel punto o almeno di spiegare perchč lo respingessero, e contemporaneamente cominciarono a proporlo all'aperta discussione delle masse.
A Charkov gli anarchici e i machnovisti, parlando ai lavoratori, toccarono quel problema. A Guliai-Pole e dintorni furono distribuiti manifestini atti a illustrarlo. A metą di novembre questo breve punto, che poteva contenersi in tre o quattro righe, attrasse ovunque l'attenzione delle masse, promettendo di diventare il futuro centro del loro interesse.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
Charkov Guliai-Pole
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