Fortunatamente abbiamo tutti gli elementi per convincere i bolscevichi di menzogna e ristabilire cosģ la veritą.
Innanzi tutto occorre notare che il 23 novembre 1920 a Pologhi e a Guliai-Pole i machnovisti presero 9 agenti del servizio informazioni della 42a divisione fucilieri dell'armata rossa, i quali, convinti di spionaggio, dichiararono quanto segue: per ordine del capo del servizio informazioni, dovevano stare a Guliai-Pole per scoprire dove abitassero Machnņ i membri dello stato maggiore i comandanti i membri del consiglio; dovevano attendere il momento in cui a Guliai-Pole fossero entrate le truppe rosse per indicargli subito le abitazioni delle persone suddette; e se all'improvviso ingresso dei rossi queste persone si spostassero in altro luogo, non perderle di vista ma seguirne continuamente le tracce. L'attacco a Guliai-Pole, affermavano, poteva aspettarsi dal 24 al 25 novembre.
Sulla base di quanto sopra, a nome del consiglio degli insorti rivoluzionari e del comandante dell'esercito, fu comunicato a Rakovski e al consiglio militare rivoluzionario del fronte sud che era stata scoperta una congiura e richiesto che: 1) fossero immediatamente arrestati e deferiti al tribunale di guerra il comandante della 42a divisione, il capo di stato maggiore della divisione e gli altri membri della congiura; 2) ad evitare malintesi fosse vietato ai reparti rossi di attraversare la zona: Guliai-Pole Pologhi M. - Takmacka Turkenovka.
La risposta del governo sovietico di Charkov fu questa: si trattava di un semplice malinteso, non di una congiura; tuttavia l'autoritą sovietica avrebbe istituito una commissione apposita, per cui proponeva allo stato maggiore dell'esercito machnovista di inviarvi due uomini.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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