Verso maggio concentrai in quella zona i gruppi di Foma Kozhin e di Kurilenko. Erano in tutto 2000 cavalieri e alcuni reggimenti di fanti. Decidemmo di avanzare su Charkov per cacciare i nuovi padroni della terra, mandati dal partito comunista bolscevico. Ma questi non dormivano. Inviarono contro di me pił di 60 autoblinde, alcune divisioni di cavalleria e un'intera armata di fanti. La battaglia contro queste unitą durņ alcune settimane. Un mese dopo, sempre nella zona di Poltava, cadde in combattimento Shcius. Negli ultimi tempi era stato capo di stato maggiore del gruppo Zabudko e aveva lavorato bene, facendosi onore. Dopo un altro mese morģ Kurilenko. Con il suo gruppo proteggeva l'esercito, quando attraversava una linea ferroviaria: disposti i reparti, restava con il plotone di servizio per seguire personalmente i suoi uomini. La cavalleria di Budionny lo prese in un cascinale, dove fu ucciso. Il 18 maggio 1921 l'armata di Budionny si spostņ dalla regione di Ekaterinoslav a quella del Don per soffocare una rivolta contadina, condotta dai nostri compagni Brava e Maslak, gią comandante costui della prima brigata di una divisione di Budionny, passato quindi dalla nostra parte con tutta la brigata.
Il nostro gruppo misto, al comando di Petrenko-Platonov, presso il quale ero io e lo stato maggiore generale, si trovava a 15-20 verste dalla direzione di marcia dell'armata di Budionny. Questa circostanza sedusse Budionny, che sapeva bene che io stavo sempre con il gruppo misto. Perciņ ordinņ al comandante dell'auto-reparto n. 21, che in quel momento muoveva verso il Don a soffocare la rivolta della massa contadina, di scaricare 16 autoblindo e di circondare i sobborghi del villaggio di Novo-Grigorievka (Stremennoe). Budionny con reparti della 19a divisione di cavalleria - gią divisione del servizio interno - per vie traverse giunse a Novo-Grigorievka prima di quanto avesse supposto il comandante dell'auto-reparto, che aveva dovuto evitare corsi d'acqua e lavine e disporre lungo il percorso autoblindo di guardia.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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