Questo elenco di ebrei rivoluzionari, che parteciparono in diversi modi al movimento machnovista, potrebbe essere ricco di molti altri nomi; non lo facciamo per necessità di segretezza.
Al movimento insurrezionale rivoluzionario la popolazione ebraica lavoratrice partecipò attivamente e in modo veramente fraterno.
Le colonie di lavoratori ebrei, numerose nei distretti di Mariupol Berdiansk Aleksandrovsk ecc., presero parte molto attiva alle assemblee locali dei contadini degli operai e degli insorti, ed ebbero i loro rappresentanti non solo in quelle, ma anche nel consiglio militare rivoluzionario della regione.
Nel febbraio del 1919, essendosi verificati casi di antisemitismo, Machnò propose a tutte le colonie ebraiche di organizzarsi a difesa e allo scopo distribuì loro un'idonea quantità di fucili e di munizioni.
In quello stesso tempo organizzò e tenne una serie di meeting in tutto il paese, nei quali spronò le masse a combattere la piaga dell'antisemitismo.
A sua volta la popolazione lavoratrice ebraica si volse al movimento insurrezionale rivoluzionario con un profondo senso di solidarietà e di unità rivoluzionaria. All'appello cui il consiglio militare rivoluzionario invitava la popolazione a colmare i vuoti dell'esercito machnovista inviando volontari, le colonie ebraiche diedero un gran numero di combattenti.
Nell'esercito machnovista c'era una batteria speciale, servita da artiglieri ebrei, che aveva a sua difesa una mezza compagnia pure di ebrei. Nel giugno del '19 questa batteria, guidata dall' ebreo Shneider, difese eroicamente Guliai-Pole dagli assalti dei denikiniani, finchè, sparato l'ultimo colpo, fu interamente distrutta.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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