Il comitato esecutivo del consiglio militare rivoluzionario della regione di Guliai-Pole - Il gruppo anarchico «L'Allarme» di Guliai-Pole - Il comandante dell'esercito partigiano, Machnò - Il comandante dello stato maggiore dell'esercito machnovista, B. Veretelnikov.
Guliai-Pole, maggio 1919».
«ALLEGATO AL CAPITOLO 10°
Ordine N. 183 del comandante dell'esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina, Machnò.
A tutti i comandanti di reparti di fanteria: corpi d'armata brigate reggimenti battaglioni compagnie plotoni distaccamenti. A tutti i comandanti di reparti di cavalleria: brigate reggimenti squadroni plotoni. A tutti i comandanti di artiglieria: divisioni batterie sezioni.
A tutti i capi di stato maggiore, a tutti i capi di guarnigione. A tutti gli insorti rivoluzionari, nessuno escluso.
1° - È compito del nostro esercito rivoluzionario e di ogni suo membro lottare onestamente per la completa liberazione dei lavoratori d'Ucraina da qualsiasi schiavitù. Questo ogni partigiano è tenuto a ricordare e quindi a impegnarsi perchè fra noi non vi siano individui che al riparo del movimento rivoluzionario mirino al guadagno personale, al brigantaggio e al saccheggio dei beni della pacifica popolazione ebraica.
2° - Ogni partigiano rivoluzionario deve ricordare che nemici suoi e di tutto il popolo sono i membri della ricca classe borghese, indipendentemente dal fatto siano essi russi ebrei ucraini ecc. Nemici del popolo lavoratore sono anche coloro che difendono l'ingiusto ordine borghese, cioè i commissari sovietici, i militi delle unità partecipanti a spedizioni punitive, gli agenti della Ceka, che vanno nelle città e nei villaggi a torturare il popolo lavoratore che non vuole sottomettersi alla loro dittatura e al loro arbitrio.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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