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      Comunque una nota nuova gią traspariva dal suo carattere: spesso si isolava dai compagni con cui era in relazione e, in modo inatteso per loro, prendeva decisioni rapide e importanti alla sua vita.
      Il terzo periodo, infine, costituito dalla sua partecipazione al movimento insurrezionale rivoluzionario, dal tempo dello hetman sino alla fine.
      Indubbiamente il terreno della lotta delle masse contadine e quello dell'azione militare rivoluzionaria erano i luoghi in cui egli si trovava veramente a suo agio.
      Nella primavera del 1919, quando per la prima volta potemmo osservarlo nel nuovo ambiente come capo del movimento insurrezionale rivoluzionario, era gią uomo completamente nuovo, trasfigurato.
      Benchč esteriormente fosse rimasto uguale, dentro era nato un altro uomo. Era tutto preso dal calore del suo compito. In tutti i suoi movimenti erano evidenti intelligenza, forza di volontą, chiarezza di idee. Allora era tutto occupato dal fronte sud, contro i denikiniani. L'energia che manifestņ in quell'azione fu immensa. Per intere settimane, per mesi interi restava al fronte notte e giorno, generalmente in prima fila, a fianco degli altri combattenti. Quando tornava a Guliai-Pole passava il tempo a lavorare con lo stato maggiore e questo lavoro si prolungava quasi sempre sino alle ore pił tarde della notte. Soltanto dopo averlo terminato, Machnņ si concedeva un po' di riposo. La mattina alle sei era gią in giro per Guliai-Pole e batteva alle finestre delle case, dove i membri dello stato maggiore dormivano ancora.


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Storia del movimento machnovista
di Pėtr Andreevic Aršinov
pagine 356

   



Versione con traduzione di Virgilio Galassi




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