Inoltre partecipava ogni giorno ai meeting e alle assemblee, sia di Guliai-Pole che dei villaggi vicini. Contemporaneamente trovava un'ora libera per assistere a una festa nuziale, cui era stato invitato due o tre settimane prima. Coi contadini manteneva i rapporti precedenti di contadino a contadino, era attento ai loro problemi e viveva con la stessa semplicità loro.
In Ucraina circola fra i contadini e gli operai una quantità di leggende su Machnò, che lo rappresentano straordinariamente coraggioso astuto intelligente e sempre vincitore. In realtà a seguire Machnò e a studiarne le gesta, ci si convince che egli è più leggendario di tutte le sue leggende.
Machnò è un uomo che ha agito nella storia. I tre anni della sua lotta rivoluzionaria sono pieni di continue azioni, una più bella dell'altra. La caratteristica centrale della personalità di Machnò è la enorme forza di volontà. Pareva che questo piccolo uomo fosse composto di una materia speciale estremamente solida. Nessun ostacolo lo fermava, una volta che avesse deciso di superarlo. Nei momenti più gravi, quando il fronte si sfasciava o quando davanti ai suoi occhi cadevano gli amici migliori, restava impassibile, quasi che ciò che vedeva non lo toccasse affatto. In realtà ne soffriva più degli altri, ma non lasciava trasparire il suo dolore. Quando i bolscevichi, dopo la rottura dell'accordo politico-militare nel novembre-dicembre 1920, sapendo con chi avevano a che fare e volendo evitare gli errori di tutta l'estate precedente, gli gettarono contro quattro armate, Machnò si venne a trovare in una situazione catastrofica.
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Versione con traduzione di Virgilio Galassi
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